Il punto della situazione

Agli esordi di questo inferno ci si chiedeva se ne avremmo tratto profitto (mentale) oppure avremmo assistito ad un deterioramento generale della situazione. I dati (limitati) che ho a disposizione convalidano l’ipotesi che, di fronte ad un inevitabile incremento della precarietà dovuto allo stressor implicito in una pandemia, ci sarebbe stato un incremento della sintomatologia psichica; oppure una evoluzione e un accrescimento della competenza mentale. Insomma una divisione netta. Così è stato. Taluni si sono persi nelle proprie armature psichiche/nevrosi/formule...

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Estate

Un’estate sta svolgendosi e con calma serafica sta esaurendo le sue competenze: quel caldo intenso che ti riempie e ti stordisce sino ad assopirti, il piacere intimo e antico di un’alba rubata nel cuore della notte, lo scampanellio vivace di biciclette colorate, le voci di madri che ringiovaniscono tra le vie dei mercati, il mare che è da sempre il limite più maestoso che l’essere umano conosca…quando guardo il mare penso sempre a due canzoni: L’odore del mare di Eduardo de Crescenzo, che intensamente ti riporta all’effetto calmante e consolatorio del mare, e a una frase di...

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Bipolarismo

Ultimamente sempre più spesso mi chiedono del bipolarismo o arrivano pazienti in studio con questa diagnosi. Saranno gli effetti sanitari pseudoculturali del post quarantena…. Evidentemente va un po’ di moda, e ci si immagina subito chissà che folcloristiche manifestazioni psicopatologiche. Facciamo chiarezza: l’apparato mentale funziona sempre in binario, come la pompa cardiaca: la sistole psichica equivale agli stati eccitatori, la diastole psichica a quelli inibitori. Ed è un susseguirsi quotidiano di fasi in accelerazione e fasi in flessione emotiva, laddove le fasi in...

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Il “buon” terapista

Ho notato che in questo periodo traballante (tra la necessità di lasciare alle spalle una serie di eventi catastrofici e la paura orientativa di ritrovarsi immersi in un’altra situazione emergenziale), si sprecano le opinioni cliniche, i pre-giudizi clinici e lo sciacallaggio terapeutico. Si sfornano diagnosi per accaparrarsi a buon mercato l’avventore stolto, il cosiddetto paziente. Sono arrivati nel mio studio giovani ragazzi imbottiti di sostanze stimolanti (vedi antidepressivi) con tanto di diagnosi disparate: disturbo post-traumatico, depressione, ciclotimie, psicosi. Nessuno si è...

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Avanti e indietro

Come si poteva sospettare: la quarantena (con annesse tutte le angosce di castrazione e quelle relative al fantasma ferreo della morte) ha creato un crocevia senza mezzi termini, una biforcazione emotiva e, probabilmente, antropologica. All’interno della stanza d’analisi, tramite il microscopio clinico, si sono evidenziate due scelte del mentale: una psiche aizzata, incazzata, colma di riscatto, che vuole rivedere i propri canoni esistenziali e non perdere altro tempo; insomma crescere, proiettata verso l’avanti. E all’opposto una psiche spaventata, rattrappita, scalfita, martoriata,...

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Normalità

Un grandioso ed epico ritorno desiderato alla normalità. Poi viene in mente che la normalità è questione complessa. Poiché corrisponde a leggi oggettive (il cervello umano funziona per tutti allo stesso modo); e a leggi soggettive, nel senso che dipende da livelli di soglia soggettivi, costruiti geneticamente e plasmati dall’apprendimento. Uno stesso comportamento acquista i toni della fisiologia (normalità) per una data persona in un dato momento storico ed evolutivo e poi diviene disarmonico pochi mesi/anni dopo. I medesimi tempi si differenziano poi da persona a persona e da cultura...

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