Normalità

Un grandioso ed epico ritorno desiderato alla normalità. Poi viene in mente che la normalità è questione complessa. Poiché corrisponde a leggi oggettive (il cervello umano funziona per tutti allo stesso modo); e a leggi soggettive, nel senso che dipende da livelli di soglia soggettivi, costruiti geneticamente e plasmati dall’apprendimento. Uno stesso comportamento acquista i toni della fisiologia (normalità) per una data persona in un dato momento storico ed evolutivo e poi diviene disarmonico pochi mesi/anni dopo. I medesimi tempi si differenziano poi da persona a persona e da cultura...

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La madre

È passata la festa della mamma, esula dalla quarantena ma si amplifica nel vissuto quotidiano del femminile che, in questo periodo più che mai, si ritrova a svolgere ruoli multilivellari: madre, maestra, moglie, figlia, cuoca, donna delle pulizie e quant’altro. Ma, al di là del dibattito sull’identità di genere e sulla fatica che il femminile ancor oggi, da retaggi antichi “antropologicamente” sanciti, compie per individuarsi (dibattito che meriterebbe comunque di essere svolto), ci concentriamo un attimo sul maternage. Il materno è un luogo carico di insidie. In primis perché...

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Fase 2

L’alba di questo “rientro” indubbiamente ci accelera. L’accelerazione mentale è uno sprint, un momento creativo, una piccola follia. Piacevole e rischiosa. Perché facilmente ci può deviare in una situazione fantasmatica, illusoria, carica di aspettative gratuite e forzate; e farci perdere il senso del pericolo, che in questo momento (come sempre) risulta fondamentale per non abbassare la guardia. Il desiderio di una “normalità” può diventare così aspro da riprodurla in modo anarchico. Oppure ci può destabilizzare, ubriacarci, addirittura portare a un timore vago del...

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